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Vergato. Tolè celebra il riconoscimento De.Co. della storica Patata

Pubblicato da Andrea Donati il 03/10/2025

La 62ª Sagra della Patata di Tolè si è aperta sabato 27 settembre con uno speciale convegno che ha saputo unire riflessione, identità e visione per il futuro. Presso il Teatro Parrocchiale del paese si è svolto infatti l’incontro “La Patata di Tolè è De.Co.”, promosso dall’Amministrazione comunale di Vergato per confrontarsi sul mondo agroalimentare del territorio alla presenza di istituzioni locali, esperti del settore, rappresentanti del mondo agricolo e tantissimi cittadini presenti.

Il tema centrale della disucsisone è stato il riconoscimento della Denominazione Comunale di Origine (De.Co.) alla Patata di Tolè, un prodotto che non è soltanto ingrediente della cucina locale, ma vero e proprio simbolo di un territorio e di una comunità. Nei diversi interventi si è sottolineato infatti come la sua qualità sia frutto delle caratteristiche uniche del luogo in cui viene coltivata: i terreni dell’Appennino, l’altitudine e le condizioni climatiche tra le principali donano alla patata un sapore e una consistenza unici che, insieme alle sue pregiate qualità organolettiche, ne fanno un’eccellenza apprezzata sia nelle tavole domestiche che nella ristorazione di qualità, andando ben oltre i confini comunali.

Il convegno ha visto un susseguirsi di contributi di rilievo, tra cui quelli del sindaco di Vergato, Giuseppe Argentieri, del sindaco di Castel d’Aiano, Rossella Chiari, del consigliere comunale del Comune di Vergato, Mauro Cinti, e di rappresentanti di enti e associazioni come Duccio Caccioni del C.A.A.B., Daniele Ruscigno del GAL Appennino, Franco Cima della Città Metropolitana di Bologna e Giorgio Vitali della Confederazione Italiana Agricoltori.

Ognuno, dal proprio punto di vista, ha messo in evidenza l’importanza di fare rete, dove istituzioni, agricoltori e cittadini lavorino insieme per valorizzare un prodotto che è tradizione ma anche opportunità di sviluppo economico e turistico.

Non sono poi mancati momenti di riflessione sull’agricoltura di montagna, sulle sfide del settore e sulla necessità di sostenere chi, con fatica e passione, porta avanti un sapere antico adattandolo alle esigenze moderne. La Patata di Tolè, in questo senso, è diventata sempre più un simbolo di un’agricoltura resiliente, facendosi conoscere in tutto il paese per le sue proprietà, la sua bontà e la sua coltivazione.

La mattinata si è conclusa con la presentazione dell’opera di Paolo Gualandi, “La raccolta delle patate”, una scultura che è stata inaugurata il giorno successivo in piazza Don Celso Lolli e che resterà a testimoniare nel cuore del paese il legame tra arte, memoria e lavoro dei campi, un contenitore simbolico della terra e dei suoi frutti.

Grande la partecipazione di pubblico, con tanti cittadini e appassionati che hanno seguito con interesse gli interventi, qualcuno di loro persino intervenendo a sostegno del prodotto celebrato, del territorio e dell’importanza agricola nel mondo di ieri e soprattutto in quello di oggi.

Menzione doverosa per la ProLoco Tolè APS e i suoi volontari, organizzatori della tradizione ale Sagra, che hanno accolto e accompagnato con grande affetto tutti i presenti, sia prima che dopo il convegno, preparando le proprie specialità culinarie di altissimo gusto e bontà. Un’ulteriore dimostrazione di come l’impegno e l’attività del volontariato siano sempre più centrali e fondamentali per il nostro paese, un motore sociale che non ha paragoni:

L’Amministrazione comunale – ha pubblicato l’Ente sui propri canali social – rivolge un sentito ringraziamento a tutti i relatori intervenuti, ai tanti cittadini che hanno partecipato con interesse all’incontro, all’artista Paolo Gualandi per l’opera realizzata e, in particolar modo, alla ProLoco Tolè APS e ai suoi volontari per la preziosa collaborazione, per l’organizzazione della Sagra, per la promozione del territorio e dei suoi prodotti locali e per l’eccellente accoglienza all’interno del Teatro Parrocchiale”.

Con il convegno di apertura, Tolè ha dunque dato il via a un fine settimana all’insegna della tradizione e della convivialità, in cui la patata locale non è soltanto un prodotto agricolo, ma il cuore di una storia che continua a crescere e a rinnovarsi, attirando migliaia di visitatori, appassionati ed esperti da tutto il mondo.

Fonte: Comune di Vergato – Roberto Giusti, consigliere comunale

 

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