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“Sanità in Appennino, i servizi non vanno ridotti se vogliamo la rinascita della montagna”

Pubblicato da Andrea Donati il 20/02/2023

La Cna sull’Ospedale di Vergato: preoccupati sul futuro del Pronto Soccorso

“Si parla di rinascita della montagna ma poi i servizi continuano a calare. Ci riferiamo in particolare a quelli sanitari e in specifico all’Ospedale di Vergato e al Sistema di Emergenza Sanitaria Territoriale 118. Se vogliamo che l’Appennino attragga giovani e nuovi abitanti, se vogliamo che cittadini e imprese della montagna non se vadano o chiudano le serrande, è importante che tutto il sistema sociale e non solo quello economico garantisca servizi che aiutino il cittadino a vivere al meglio”.

È il commento di Marco Gualandi, Vicepresidente Cna Bologna e imprenditore dell’Appennino, in merito alle vicende che riguardano l’ospedale di Vergato.

“La prima preoccupazione – prosegue Marco Gualandi – riguarda il Pronto Soccorso, abbiamo letto e sentito dell’intenzione dell’azienda di togliere il personale medico del dipartimento di emergenza-urgenza lasciando eventualmente il personale medico di medicina generale che quindi non configurerebbe più il servizio come Pronto Soccorso, ma come ambulatorio medico generico non definibile nemmeno come punto di primo soccorso. È evidente che se poi non viene garantito un servizio di 24 ore, chiamarlo Pronto Soccorso ci sembra improprio”.

“Anche sul sistema di emergenza sanitaria territoriale 118 – continua Marco Gualandi – crediamo sia necessario l’istituzione del medico di centrale e la garanzia del mantenimento delle auto mediche presenti nel distretto. Cna, dunque, trova condivisibili le proposte e le richieste che il Comitato di Distretto dell’Appennino Bolognese ha avanzato all’azienda Usl, che riguardano anche un potenziamento dei servizi erogati ed erogabili e le ripartenze delle varie specialità ambulatoriali”.

Fonte: CNA Bologna

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