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Ritrovamento di guerra in Trentino: spunta il braccialetto del soldato Fred C. Street. Aveva combattuto a Vergato sulla Linea Gotica

Pubblicato da Andrea Donati il 03/10/2023

L’emozionante storia del ritrovamento del braccialetto del soldato Fred C. Street che aveva combattuto a Vergato sulla Linea Gotica.

La settimana scorsa, durante una ricerca con il metal detector sulle pendici del Monte Baldo, Paolo Parolari di Arco (TN), fondatore del sito web www.aviationarchaeologytaa.it, ha rinvenuto un braccialetto in argento sepolto nel terreno. Sull’oggetto era incisa l’iscrizione ‘Fred C. Street 234 836 153 Yours Dot’. Questo braccialetto, perso 78 anni fa, apparteneva a un soldato della 10th Mountain Division (10a Divisione da montagna) 86th Reggimento di Fanteria, Compagnia I dell’United States Army (Esercito degli Stati Uniti).

Il 19 aprile 1945, mentre la sua unità si trovava nei pressi di Vergato sulla Linea Gotica, Fred scomparve durante un pattugliamento (Missing in Action), disperso in azione. Vergato fu distrutta al novanta per cento e per diversi giorni, sulla scheda personale, Fred era stato segnato come disperso. Tuttavia, il 25 aprile 1945, l’ufficiale incaricato aggiornò la scheda poiché era rientrato fortunatamente nella sua unità.

Tramite l’Associazione dei ‘Discendenti della 10a Divisione da Montagna’ presso il Centro Risorse della Biblioteca di Denver, Colorado, Stati Uniti, Paolo Parolari, oltre a trovare le figlie ancora in vita del soldato Fred, ha ricostruito la sua storia durante la sua permanenza in Italia.

 

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Emozionante Ritrovamento sul Monte Baldo:

Il Braccialetto del Soldato Fred C. Street g

La settimana scorsa, durante una ricerca con il metal detector sulle pendici del Monte Baldo, Paolo Parolari di Arco, TN, il fondatore del sito web www.aviationarchaeologytaa.it, ha rinvenuto un braccialetto in argento sepolto nel terreno. Sull’oggetto era incisa l’iscrizione ‘Fred C. Street 234 836 153 Yours Dot’. Questo braccialetto, perso 78 anni fa, apparteneva a un soldato della 10th Mountain Division (10ª Divisione da montagna) dell’United States Army (Esercito degli Stati Uniti).

In Italia durante la seconda guerra mondiale hanno combattuto 19.780 soldati della 10ª Divisione da montagna, i quali, con il loro sacrificio, hanno contribuito a costruire un mondo migliore, giusto e libero per le generazioni a venire, e Fred era uno di loro.

Paolo Parolari

Sono diversi anni che Paolo Parolari, appassionato di storia della seconda guerra mondiale, effettua ricerche con un rivelatore di metalli ‘Metal Detector’, alla ricerca di oggetti da documentare nel libro che sta scrivendo in merito alla

‘LOTTA DI LIBERAZIONE NELLA VALLE DEL BASSO SARCA dal 1943 al 1945’.

Appena ha visto il braccialetto, ha subito compreso che il ritrovamento era rilevante e, una volta rientrato a casa, ha subito contattato via Web il Presidente Denise Taylor dei ‘Discendenti della 10ª Divisione da Montagna’ al Centro Risorse della Biblioteca di Denver nel Colorado, Stati Uniti, per segnalare il ritrovamento, chiedere informazioni in merito al soldato Fred C. Street e se avesse avuto parenti in linea retta, restituire ai suoi cari il braccialetto.

Il giorno seguente è arrivata la risposta via Web dal Presidente Denise Taylor, la quale confermava che il soldato Fred C. Street apparteneva al 86th Reggimento di Fanteria, Compagnia I, della 10ª Divisione da Montagna, ferito in combattimento vicino a Torbole il 01 maggio 1945. Sono trascorsi 78 anni da quando il bracciale è stato perso, e come grado di parentela in linea retta discendente ci sono in vita ancora due figli, Gina Street Burke di 64 anni e Jane Ellene Street Hooper di 71 anni.

La cosa fantastica e commovente di questa storia è che Gina Street ha ancora nella cassetta dei ricordi di suo padre, Fred, la lettera che lui ha inviato a sua moglie, Dorothy, il 1 maggio 1945, nella quale scrive: ‘Nel pomeriggio di ieri ho perso il braccialetto che tu mi avevi regalato’. Il braccialetto era stato donato da sua moglie Dorothy a Fred prima che partisse per il fronte in Italia. La scritta ‘Your Dot’ (Tua Dot) era perché Fred la chiamava sempre con il diminutivo Dot. Paolo Parolari crede profondamente che Gina e Jane, figlie di Fred C. Street, sarebbero molto felici di ricevere il braccialetto del padre. Sarebbe bello raccogliere i fondi necessari per organizzare una consegna ufficiale a Torbole, con la presenza delle autorità locali. Se questo non fosse possibile, il braccialetto verrà comunque spedito alle figlie di Fred negli Stati Uniti

Questa è la storia del soldato Fred C. Street, che Paolo Parolari ha ricostruito in collaborazione con la Presidente Denise Taylor, dei ‘Discendenti della 10a Divisione da Montagna’, con la responsabile Keli Schmid del Centro Risorse della 10a Divisione da Montagna presso la Biblioteca Pubblica di Denver, Colorado, e con la figlia del soldato Fred C. Street, Gina D. Street.

Fred Clinton Street è nato il 7 dicembre 1918 a Lilburn, in Georgia, negli Stati Uniti. Orfano dei genitori, si è trasferito da parenti che lo hanno cresciuto fino alla maggiore età. Il padre adottivo lavorava per la Ford Motor Company. Dopo essersi laureato all’Università della Georgia nel 1937, iniziò a lavorare presso la Ford Motor Company a Lilburn, in Georgia. Si è sposato il 28 agosto 1939 con Dorothy Eloise Lanford, dalla quale ha avuto inizialmente due figli: Fred Roscoe nato il 30 marzo 1940, e Donna Adele, nata il 1 novembre 1942. Arruolatosi nell’esercito degli Stati Uniti il 6 luglio 1944, Fred si addestrò in diverse basi, l’ultima delle quali fu Camp Wheeler a Macon, Georgia, nel settembre 1944.

Questo campo era un luogo di sosta per molte unità dell’esercito americano durante la seconda guerra mondiale. Terminato l’addestramento, il 10 dicembre 1944 fu inviato nel Teatro europeo delle operazioni (ETO), e arrivò in Italia il 23 dicembre 1944. Fred fu assegnato alla 8th Replacement Depot, un’unità contenente riserve o rimpiazzi di soldati da inviare in prima linea, al fine di mantenere continuamente unità combattenti ad alta forza numerica durante i combattimenti prolungati.

Nell’aprile 1945, Fred si trovava nelle retrovie nel nord Italia sulla Linea Gotica con l’8th Replacement Depot. Il 15 aprile 1945, a causa delle numerose perdite di soldati sul fronte nella 10a Divisione da Montagna, è stato trasferito alla 10a Divisione dall’8th Replacement Depot. Fu assegnato alla Compagnia I del 86th Reggimento di Fanteria come soldato semplice. Armato di fucile Carabine M1, in quei giorni partecipò con la sua Compagnia a diversi assalti verso le linee tedesche sui monti della Linea Gotica. Il 19 aprile 1945, mentre la sua unità si trovava nei pressi di Vergato sulla Linea Gotica, Fred scomparve dalla sua unità durante un pattugliamento (Missing in Action), disperso in azione.Vergato era una città fantasma situata sulla linea del fronte della Linea Gotica, la quale fu distrutta al novanta per cento. Per diversi giorni, sulla scheda personale di Fred era stato segnato come disperso.

Tuttavia, il 25 aprile 1945, l’ufficiale incaricato aggiornò la scheda poiché era rientrato fortunatamente nella sua unità. Le armate tedesche della Wehrmacht erano in ritirata nella Pianura Padana, inseguite dalle armate alleate, compresa la 10a Divisione da Montagna. Fred, con la Compagnia I del 86th Reggimento, conquistò l’aeroporto di Villafranca di Verona e entrarono a Verona per poi fermarsi nelle retrovie.

Gli ordini del generale George P. Hays erano di raggiungere subito il Lago di Garda, e ogni Regimento aveva l’ordine di avanzare per otto ore, per poi fermarsi a riposare per 16 ore. Il 28 aprile 1945, a tre km da Malcesine, l’86th Regimento darà il cambio all’85th proseguendo verso Navene, ma si arrestò nuovamente a causa dell’impossibilità di proseguire lungo la strada, poiché i tedeschi demolirono l’entrata del primo tunnel. L’obiettivo del generale George P. Hays era Torbole e la presa del controllo delle due strade della Gardesana Orientale e Occidentale su entrambe le sponde del lago.

Alcune compagnie del 86th Reggimento risalirono la montagna per aggirare le forze tedesche a Nago Torbole, mentre le altre, compresa la Compagnia I, avanzarono lungo la Gardesana Orientale a piedi e con gli anfibi, sotto il fuoco nemico, da Navene fino a Torbole. La sua Compagnia I è stata la prima ad entrare a Torbole il 29 aprile 1945 alle ore 12.30, ma è stata subito rallentata da due carri armati tedeschi e anche da cannoni da 88 mm, i quali sparando ad alzo zero, hanno respinto la Compagnia I per circa settecento metri. Nel primo pomeriggio, la Compagnia I ricevette l’ordine di raggiungere le alture del Monte Baldo per aggirare la località Busatte e successivamente scendere a Nago.

Durante l’avvicinamento dal crinale del Monte Baldo, spararono sui tedeschi mentre si stavano ritirando dalla valle sottostante. In tarda serata ricevettero l’ordine di fermarsi, dove trascorsero tutta la notte al freddo sulle alture sotto una pioggia di colpi sparati da due cannoni tedeschi contro la loro Compagnia, la quale non era visibile ma i tedeschi sapevano dove era posizionata. Il 30 aprile 1945 scesero dalle alture e iniziarono l’avvicinamento a Nago, il quale era già stato conquistato dalla Compagnia C e B.

Al mattino del 1 maggio 1945, la Compagnia I riceve gli ordini di proseguire verso Riva del Garda e prendere posizione a S. Alessandro, nella Villa De Lutti abbandonata da poco dal Comando Tedesco. Durante l’avvicinamento Fred poco distante da Torbole, fu ferito da un cecchino tedesco al mignolo della mano.

Nel tardo pomeriggio del 2 maggio 1945, la guerra nel Basso Sarca terminò e Fred dopo più due mesi trascorsi in Italia, rientrò negli Stati Uniti il 7 agosto 1945, dove ricevette diverse medaglie tra cui: la medaglia Purple Heart, “cuore viola,” una decorazione delle forze armate statunitensi assegnata in nome del Presidente a coloro che sono stati feriti o uccisi mentre servivano nelle forze armate. Fred C. Street ha sempre vissuto con la moglie Dorothy a Decatur, in Georgia, dalla quale ha avuto altri tre figli: Philip, Jane e Gina. Fred Clinton Street è deceduto nel 1998, mentre la moglie Dorothy è deceduta nel 2007.

Fonte: Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese

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