In partenza i nuovi corsi degli scalpellini dell’Appennino bolognese. Il ciclo partirà sabato 11 ottobre. Iscrizioni entro il 1 ottobre
Data dell'evento: 1 Ottobre, 2025
Pubblicato da il 26/09/2025
L’iniziativa si svolgerà presso la sede operativa dell’Associazione Fulvio Ciancabilla nella ex scuola elementare di Riola di Vergato (BO), in via Giuseppe Bontà n.4 (raggiungibile a piedi dalla stazione ferroviaria).
Dopo un’estate attiva e piena di soddisfazioni la Bottega degli Scalpellini organizza 2 NUOVI CORSI per avvicinare gli interessati alla lavorazione della pietra arenaria.
Il PRIMO, nona edizione del nostro percorso didattico, sarà un CORSO BASE per principianti, partirà sabato 11 ottobre 2025 e si svilupperà fino al 6 dicembre 2025 in 5 giornate a cadenza quindicinale.
I maestri che seguiranno gli allievi novelli saranno Giancarlo Degli Esposti, storico maestro scalpellino ed i nuovi maestri (ex allievi) che hanno già acquisito esperienza e padronanza anche della didattica: Riccardo Vaccaro e Sabato Crescenzo.
Un altro maestro, Alfredo Marchi, darà il suo contributo nella prima giornata.
Come si può evincere dal Regolamento allegato, il corso di avvicinamento alla scultura su pietra arenaria è strutturato in 3 parti:
1) parte teorica,
2) parte pratica,
3) visita didattica sul territorio.
1) La PARTE TEORICA prevede:
– l’intervento del Geologo Stefano Vannini sugli aspetti geologici che caratterizzano le pietre dell’appennino, della Valle del Reno e in particolare dell’arenaria del complesso Montovolo – Vigese,
– l’intervento della Storica dell’Arte Francesca Chelini sugli aspetti storici della lavorazione della pietra arenaria, i suoi utilizzi pratici nel nostro territorio e le sue espressioni artistiche,
- l’intervento dei maestri scalpellini Alfredo Marchi e Giancarlo degli Esposti sui metodi di estrazione in cava, i tipi di lavorazione della pietra arenaria in ambito edile e artistico, le attrezzature e le norme antinfortunistiche di base.
A tutti gli iscritti sarà inoltre consegnato il volume Storie di pietre e di scalpellini nel Bolognese, redatto dall’artista scalpellino e storico locale Alfredo Marchi, e utilizzato come manuale teorico per i nostri corsi.
2) La PARTE PRATICA prevede 2 tipi di lavorazioni diverse:
– lezione pratica di disegno, incisione e scrittura su pietra: bassorilievo geometrico.
Ogni allievo avrà un proprio banco di lavoro con materassino antiurto e antiscivolo e riceverà una lastra di pietra arenaria 30x30cm di 3 cm di spessore, dove, con l’ausilio di squadra e compasso, i maestri mostreranno come disegnare, incidere e realizzare i simboli lasciati dai Maestri Comacini sugli edifici ancora presenti su tutto il nostro territorio.
- bassorilievo su più livelli: bassorilievo figurativo.
Ogni allievo riceverà una lastra di pietra arenaria 30×30 di 3 cm di spessore e dovrà scegliere un soggetto da rappresentare fra le immagini fornite dai maestri. Imparerà a sviluppare un’immagine in rilievo con diversi gradi di profondità e su più livelli, esercizio che costituisce un primo approccio all’altorilievo.
3) Le VISITE DIDATTICHE sul territorio, invece, hanno il ruolo importante di ripercorrere la storia della lavorazione dell’arenaria di Montovolo dai tempi dei Maestri Comacini fino ai giorni nostri attraverso i manufatti e i luoghi che ne sono stati, e ne sono ancora, protagonisti.
Il SECONDO corso, decima edizione del nostro percorso didattico, sarà un CORSO di PERFEZIONAMENTO sul TUTTO TONDO.
Partirà sabato 18 ottobre 2025 sviluppandosi per 4 sabati consecutivi, a cadenza quindicinale, fino al 29 novembre 2025 e sarà riservato a tutti coloro che hanno svolto almeno un corso base organizzato dall’Associazione.
Si svolgerà presso la sede della “Bottega degli Scalpellini della Valle del Reno” a Riola di Vergato in via G. Bontà n.4 in modalità laboratorio teorico e pratico che prevede il primo giorno:
- approfondimento su alcuni importanti artisti, tra Ottocento e primo Novecento, legati al cosiddetto Primitivismo,
- nozioni generali sulle fasi di lavorazione del “tutto tondo”,
- modalità per la scelta più adatta per la lavorazione del soggetto scultoreo prescelto,
- modalità di utilizzo della smerigliatrice angolare per il dimensionamento del pezzo,
- inizio della lavorazione con scalpello e gradina.
A ogni allievo sarà consegnato un blocco di pietra arenaria di Montovolo e verrà chiesto di scegliere un soggetto tra quelli individuati dai maestri da realizzare in tutto tondo.
Seguiranno poi tre sabati di laboratorio esclusivamente pratico dove gli allievi saranno seguiti dai tre maestri storici che hanno permesso di raggiungere questo risultato prestigioso: dieci corsi, 90 partecipanti, 25 componenti della “Bottega degli scalpellini” assidui frequentatori dello scalpello.
Essi sono: Giancarlo degli Esposti, Alfredo Marchi e Rodolfo Mucci.
“E’ un traguardo, questo, che ci riempie di soddisfazione” dice Stefano Vannini Presidente dell’Associazione Fulvio Ciancabilla (che ha come settore operativo la “Bottega degli Scalpellini”), “Infatti non solo la decima edizione dei corsi in quattro anni indica una continuità operativa significativa per una onlus, ma dimostra come la lavorazione della pietra arenaria desti ancora interesse nell’opinione pubblica.
Ci sono poi in gestazione programmi di ulteriori sviluppi nel campo della formazione.
Proprio un Bando vinto sulle attività di promozione per la valorizzazione del mestiere di scalpellino ha portato la nostra Associazione a collaborare attivamente per la creazione di una Scuola di Alta formazione Edile e del Restauro.
Il bando è stato indetto dal Comune di Grizzana Morandi all’interno del progetto borghi del PNRR “Da Campolo l’arte fa Scola” e incentrato sulla lavorazione della pietra arenaria.
Fanno parte del Progetto altri partner prestigiosi come la Regione Emilia Romagna, l’Accademia di Belle Arti e la Facoltà di Conservazione dei Beni culturali dell’Università di Bologna, la prestigiosa ditta di restauro Ottorino Nonfarmale e IIPLE, la scuola edile di Bologna.
Un futuro impegnativo, ma che vede sempre più concretizzarsi quell’utopia che ci ha ispirato fin dall’inizio di questa avventura: far rifiorire l’antica arte della lavorazione della pietra arenaria nelle zone dell’Appennino emiliano.”
Fonte: Unione dei Comuni dell’AppenninoBolognese







