Desertificazione bancaria e territori fragili. Presentata risoluzione in Regione dal consigliere Marco Mastacchi
Pubblicato da il 29/05/2025
Comunicato Rete Civica Elena Ugolini Presidente:
“Forte preoccupazione per una crescente e strutturale contrazione dei servizi essenziali, in particolare la chiusura delle filiali bancarie, soprattutto nelle aree montane, rurali e nei piccoli Comuni della Regione Emilia-Romagna viene espressa dal Consigliere di Rete Civica Marco Mastacchi attraverso una risoluzione alla Giunta regionale e una contestuale richiesta di audizione per discutere l’impatto di questa “desertificazione finanziaria” e cercare soluzioni.
DESERTIFICAZIONE BANCARIA E TERRITORI FRAGILI
Appello per un’azione sinergica tra istituzioni, sistema bancario e società civile
Forte preoccupazione per una crescente e strutturale contrazione dei servizi essenziali, in particolare la chiusura delle filiali bancarie, soprattutto nelle aree montane, rurali e nei piccoli Comuni della Regione Emilia-Romagna viene espressa dal Consigliere di Rete Civica Marco Mastacchi attraverso una risoluzione alla Giunta regionale e una contestuale richiesta di audizione per discutere l’impatto di questa “desertificazione finanziaria” e cercare soluzioni.
Nella risoluzione Mastacchi evidenzia il calo drastico del numero di sportelli bancari in Italia, l’alto numero di Comuni privi di servizi bancari fisici e gli impatti negativi sulle comunità locali. Un fenomeno che è considerato una delle cause principali dello spopolamento di queste aree e che genera impatti critici su diverse fasce della popolazione e sul tessuto economico locale. Gli istituti bancari sono tra i principali attori coinvolti in questa dinamica di arretramento. Nel nostro Appennino la chiusura della filiale di Intesa Sanpaolo a Pian del Voglio (San Benedetto Val di Sambro) e l’imminente chiusura il 21 giugno 2025 a Monghidoro ne sono un preoccupante esempio.
Nel solo anno 2024, il saldo tra sportelli aperti e chiusi è stato negativo per 508 unità, portando il numero complessivo di filiali attive a meno di 20.000 e oltre 230.000 cittadini si sono ritrovati privi di un presidio bancario nel proprio Comune di residenza. La desertificazione bancaria colpisce in modo particolarmente severo le aree montane e interne, generando impatti critici non solo per la popolazione anziana e fragile, ma anche per il tessuto imprenditoriale locale e per le amministrazioni pubbliche.
Le strategie adottate dagli istituti di credito, pur comprensibili in un’ottica di efficienza gestionale, sono considerate inadeguate rispetto alla funzione sociale e territoriale che il sistema bancario è chiamato a svolgere e disallineate rispetto al principio costituzionale di uguaglianza sostanziale. La presenza di servizi bancari è definita da Mastacchi una “condizione imprescindibile per garantire la permanenza delle comunità nei territori, sostenere l’economia locale, favorire l’inclusione finanziaria e assicurare pari opportunità di accesso ai diritti di cittadinanza”.
Diventa imprescindibile un intervento pubblico coordinato, strutturale e di lungo periodo, finalizzato a contrastare il fenomeno della desertificazione bancaria e, più in generale, il progressivo arretramento dei servizi essenziali nei territori fragili. Questo intervento deve essere orientato alla promozione di un modello di sviluppo territoriale equo, sostenibile e inclusivo. Da qui la richiesta di impegno della risoluzione alla Presidenza e alla Giunta Regionale a intraprendere azioni, tra cui la promozione di misure a livello statale, il confronto con gli istituti di credito e l’incentivazione all’apertura di nuovi sportelli, anche attraverso misure di fiscalità agevolata e l’utilizzo di fondi europei e nazionali, per contrastare questo fenomeno e garantire la presenza di servizi bancari essenziali nei territori più fragili.
Viene lanciato un chiaro appello per un’azione sinergica tra istituzioni, sistema bancario e società civile per contrastare questa tendenza e garantire pari opportunità di accesso ai servizi essenziali e ai diritti di cittadinanza, in linea con i principi costituzionali e gli obiettivi di sviluppo sostenibile insieme alla richiesta di audizione con i Sindaci dei Comuni montani e delle aree interne e i rappresentanti degli istituti di credito per affrontare il tema della chiusura degli sportelli bancari e la desertificazione finanziaria nei territori fragili. La richiesta di Audizione da parte della Regione dei Sindaci dei Comuni montani e delle aree interne e i rappresentanti degli istituti di credito si muove in questa direzione.”

