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CNA. “I controlli alle caldaie vanno eseguiti, stop alle fake news”

Pubblicato da Andrea Donati il 31/12/2025

Dopo che erano circolate false ricostruzioni, il Ministero dell’Ambiente ha confermato che non si torna indietro su sicurezza ed efficienza energetica”. A Bologna accatastati 408.000 impianti termici, 2 milioni in regione”

Nei giorni scorsi sono circolate, attraverso canali non istituzionali, indiscrezioni e ricostruzioni relative a presunte ipotesi di riduzione o superamento dei controlli sugli impianti termici, in particolare per le caldaie di piccola potenza. Tali ricostruzioni hanno generato confusione e preoccupazione tra cittadini, operatori e imprese del settore”:

E’ il commento di Giampiero Giorgetti, Presidente Coordinatore CNA Installazione e Impianti Bologna che prosegue:

Sono molte le conseguenze potenzialmente rilevanti e pericolose che questa modalità di comunicazione ha rischiato di innescare su un tema estremamente delicato come quello dei controlli sugli impianti termici:

il rischio di fornire ai cittadini un pretesto per ritenere legittimo l’annullamento o il rinvio dei controlli, sulla base di informazioni non ufficiali;

la presenza di reazioni e commenti fuorvianti sui canali social, che alimentano aspettative errate e disinformazione;

la concreta possibilità che il Governo possa procedere su nuove strategie senza un preventivo confronto con le Parti sociali, proprio perché il tema emerge in modo disordinato e non governato”.

A fronte di questa situazione, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è intervenuto con una smentita formale, chiarendo che lo schema di Decreto del Presidente della Repubblica attualmente in fase di elaborazione non prevede alcun passo indietro né sul piano della sicurezza né sugli obiettivi di efficienza energetica.

Il Ministero ha precisato che il testo in discussione è una bozza non definitiva, che dovrà comunque acquisire il parere della Conferenza Unificata e del Consiglio di Stato, e che il nuovo DPR dovrà attenersi agli obiettivi fissati dal decreto legislativo di recepimento della direttiva europea, tra cui l’ottimizzazione del rapporto costi-benefici per la collettività e la semplificazione delle attività ispettive.

È stata inoltre ribadita la netta distinzione tra il controllo di efficienza energetica, che rimane un adempimento periodico obbligatorio svolto da tecnici abilitati, e le attività di accertamento e ispezione, effettuate a campione dalle autorità competenti.

Nel dettaglio, il Ministero ha chiarito che la bozza di decreto:

rafforza il sistema dei controlli, rendendoli più frequenti per gli impianti di maggiore rilevanza energetica ed emissiva;

mantiene invariata la frequenza dei controlli per gli impianti a gas di potenza compresa tra 20 e 70 kW;

incrementa la frequenza dei controlli per gli impianti a gas tra 70 e 100 kW;

conferma le disposizioni vigenti per gli impianti alimentati a combustibili solidi.

La presa di posizione del Ministero consente oggi di ristabilire con chiarezza il quadro di riferimento e conferma che sicurezza, efficienza energetica e qualità dell’aria restano obiettivi centrali e non negoziabili nella disciplina sugli impianti termici.

Per quanto riguarda la nostra Regione, dall’entrata in vigore del CRITER, a settembre scorso, sono circa 2.000.000 gli impianti termici accatastati in Emilia Romagna – il 93% dei generatori a fiamma (caldaie) è alimentato a gas naturale – dei quali, circa 408.000 a Bologna (circa il 50% sono impianti autonomi).

Apprezziamo l’attività di controllo e ispezione svolta dall’ufficio CRITER – conclude Giampiero Giorgetti – riteniamo però fondamentale che i controlli si concentrino sempre di più su quegli impianti ‘fantasma’ che, ancora oggi, sono presenti ma non sono stati ancora accatastati”.

Fonte: CNA Bologna

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