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Viabilità Appennino: Bretella Reno-Setta o Porrettana riqualificata?

Pubblicato da Andrea Donati il 19/01/2023

Per Cna un’opera non esclude l’altra, “ma fate in fretta”.

Le imprese della montagna non ce la fanno più ad essere competitive con gli attuali tempi di percorrenza delle strade”

Bretella Reno Setta o Porrettana riqualificata? Un’opera non esclude l’altra, sono utili entrambe. L’importante è che dalle parole si passi ai fatti, perché le imprese della montagna non ce la fanno più”.

È l’appello lanciato da Marco Gualandi Vicepresidente Cna Bologna e da Silvia Bernabei Presidente Cna Appennino bolognese, entrambi imprenditori della montagna bolognese.

 

 

 

La Cna dell’Appennino già 15 anni fa fece una raccolta firme a favore della Bretella Reno-Setta – spiega Marco Gualandi -. Perché la percorrenza difficoltosa tra montagna e pianura mette in grave crisi le imprese che devono ricevere approvvigionamenti e vendere le loro merci. Leggiamo con interesse che il Governo ha rimesso sul tavolo il progetto della Bretella, mentre la Regione sta insistendo per la progettazione di una serie di varianti che metterebbero in sicurezza e ridurrebbero i nodi della Porrettana. Per Cna entrambe le opere sono strategiche. Purché dalla carta e dagli studi di fattibilità si passi ai cantieri. Perché intanto che si ragiona, poi accadono le sfortune come il Ponte da Vinci impercorribile. Ci sono miei fornitori che devono uscire al casello Rioveggio, “scalare” la montagna di Grizzana, scendere a Vergato e risalire a Porretta, con tempi e difficoltà enormi. L’altro giorno è caduto un sasso dalla Rupe e tutta la Porrettana era bloccata. Insomma, bene che sia ripartito il dibattito e l’interesse sull’argomento, ma è tempo che si parta con le opere”.

Le infrastrutture viarie sono indispensabili per realtà imprenditoriali come le nostre – afferma Silvia Bernabei – altrimenti le aziende dell’Appennino non potranno mai essere competitive come le altre. Bretella o Porrettana riqualificata possono ridurre considerevolmente questo disagio. Certamente le imprese della produzione e dei servizi ne trarrebbero grande beneficio. Ma se vogliamo spingere anche sul turismo, strade più veloci e percorribili sarebbero un elemento di attrazione in più per la montagna. Si stanno rilanciando le Terme di Porretta, si è capito che occorre puntare sul turismo verde insieme a quello della neve affinché il turismo in montagna viva 365 giorni all’anno. Ma se vogliamo far venire più turisti, dobbiamo rendere il percorso verso l’Appennino molto più agevole e veloce”.

Fonte: CNA Bologna

L’annoso problema è stato trattato anche oggi 19 Gennaio e il 10 Gennaio dal “Il Resto del Carlino”.

 

Il Resto del Carlino il 10 Gennaio 2023

Bretella Reno-Setta: servono 600 milioni

La Regione però punta sull’ammodernamento della Porrettana: si apre il confronto con le amministrazioni locali sulle diverse ipotesi

Di Massimo Selleri

Bretella Reno-Setta o ammodernamento della Strada Statale Porrettana? Dopo quasi trent’anni di confronti per rendere rapidi i collegamenti tra la valle del Reno e Bologna, dibattiti che si sono sempre trasformati in chiacchiere, adesso la Regione Emilia Romagna è davanti ad un bivio.

L’idea prevalente nella giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini e portata avanti soprattutto dall’assessore regionale alla montagna Igor Taruffi e da quello alle infrastrutture Andrea Corsini è quello di ammodernare l’attuale statale e per questo hanno chiesto un cofinanziamento di 120 milioni di euro al ministero delle Infrastrutture, per un’opera che complessivamente ne costerebbe circa 600, ma lo stesso ministero non esclude che sia migliore l’altra soluzione e, insieme alla società Autostrade per l’Italia, sta valutando se non sia il caso di stabilire un collegamento tra la valle del Reno e quella del Setta agganciandosi poi al casello autostradale di Rioveggio. Una tra le opzioni ideate e che sembra la più realizzabile prevede il passaggio della bretella dalla stazione di Grizzana Morandi per una spesa di circa 600 milioni di euro.

“La Regione si sta muovendo senza confrontarsi con i sindaci – spiega la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti – e con il territorio per un progetto che al momento resta sconosciuto. A questo punto, però, occorre davvero fare chiarezza e scegliere tra i semplici interventi di miglioramento e messa in sicurezza della Porrettana o una bretella a percorrenza veloce, Prendiamo atto del ravvedimento a livello regionale e che la carenza infrastrutturale del territorio dell’Appennino è finalmente riconosciuta come il problema, cosa fino ad oggi non scontata, visto che la Regione non ha inserito nei piani strategici nessuna opera per questo territorio, ad eccezione della bretellina metropolitana di Silla, di cui però nulla più si sa”. Va detto che da quando il ponte Da Vinci è chiuso, sono molti gli automobilisti che già alla Carbona infilano la strada provinciale 73 per arrivare a Pian di Setta e da lì a Rioveggio per non incappare nelle lunghe file generate dal passaggio a livello a Sasso Marconi.

“Occorre comprendere velocemente quali siano le reali intenzioni dei nostri amministratori regionali – conclude Evangelisti – e se anche la Regione e la Città metropolitana intendano fare la loro parte mettendo a disposizione risorse per un’opera che, a nostro modo di vedere, cambierebbe completamente le sorti di questa Valle oppure come intendano orientarsi per dare riscatto, anche dal punto di vista infrastrutturale, alle nostre zone che non possono più attendere i tentennamenti di una classe dirigente che conferma di non avere visione”. L’incontro tra i sindaci della zona e la Regione è calendarizzato per martedì 24 gennaio, quando verrà presentato il progetto di ammodernamento della statale Porrettana, tenendo presente che non vi è unità di intenti tra le diverse amministrazioni.

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