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CNA Bologna. Aziende Lai-momo e Abantu certificate per la parità di genere

Pubblicato da Andrea Donati il 05/02/2025

CNA: Risultato importante, sono le prime con la consulenza CNA” Sono Lai-momo di Sasso Marconi impegnata nell’inclusione sociale e immigrazione e Abantu tra le sue attività include il Laboratorio Cartiera di Lama di Reno

CNA: “Un valore per aziende e dipendenti, una crescita del benessere sociale”

Le cooperative Lai-momo e Abantu hanno raggiunto la certificazione sulla parità di genere: un successo che per CNA vale doppio, in quanto sono aziende associate e le prime ad essere certificate grazie al supporto di CNA e al suo nuovo servizio consulenziale dedicato alle certificazioni sulla parità di genere.

Lai-momo e Abantu sono due cooperative che dal 2013 condividono valori, obiettivi e strategie – spiega il Presidente delle due cooperative Andrea Marchesini Reggiani -.

La prima, nata nel 1995 a Sasso Marconi, è impegnata in vari ambiti: inclusione sociale e immigrazione, ricerca, scuola e formazione, comunicazione online e offline, editoria, educazione.

La seconda, attiva dal 2013, opera in quattro principali ambiti: servizi per il lavoro, consulenza e orientamento per migranti, mediazione linguistico-culturale e produzione sostenibile ed inclusiva di accessori in pelle e in tessuto. Quest’ultima attività si svolge nella cornice dell’Appennino, al laboratorio Cartiera di Lama di Reno”.

Prima abbiamo avviato la riflessione rispetto alla composizione del Comitato Guida di Parità, per dare spazio alle differenti aree e dare ascolto a tutti i punti di vista – proseguono Linda Cinnella, Responsabile delle Risorse Umane e Linda Bongiovanni, Responsabile del Sistema di Gestione delle due cooperative -. Il Comitato, a sua volta, ha interagito e coinvolto i colleghi e le colleghe. Abbiamo così proposto e poi sottoscritto una policy per lo smart-working che consolidasse le ore di lavoro a distanza e preparato una parental policy condivisa, con il consiglio dei consulenti, per supportare i neo-genitori che si preparano ad accogliere una nuovavita (periodo pre-natale o pre-adottivo) e sostenere i neo-genitori nel loro rientri in azienda in termini di benessere e work and life balance (periodo post-nascita o post-adottivo).

Abbiamo così aumentato i permessi retribuiti per le visite mediche, per gli appuntamenti dei corsi preparto, e per gli incontri preadottivi/preaffidamento, per tutti. Per il laboratorio Cartiera abbiamo invece progettato e realizzato incontri formativi in presenza, dove sì è riflettuto insieme sul tipo di comunicazione adottata dai media e sui ruoli di uomini e donne nelle culture di appartenenza.

Abbiamo coinvolto mediatori linguistico-culturali e interpreti in lingua LIS per coinvolgere tutti gli artigiani e le artigiane. Il tutto sempre con la supervisione di CNA e dei suoiconsulenti”.

Attualmente Lai-momo conta 45 lavoratrici e lavoratori. Il settore A della cooperativaAbantu impiega  20 persone, mentre sono 14 le artigiane e gli artigiani, provenienti da 11 paesi, che lavorano presso il settore B, il laboratorio di moda etica Cartiera, a Lama di Reno. Il laboratorio nasce nel 2017 e prende il nome dall'ex complesso industriale della cartiera di Lama di Reno, all'interno del quale è stato aperto questo spazio. Cartiera è nata come modello produttivo in cui inclusione sociale, sostenibilità ambientale e valorizzazione del territorio si mescolano in un dialogo volto, prima di tutto, all’inserimento lavorativo di rifugiati, richiedenti asilo, disoccupati e persone con disabilità, coniugando il recupero di materie prime di alta qualità, in un’ottica di riusocircolare dei materiali.

Siamo molto soddisfatti per questo risultato – commenta Claudio Pazzaglia Direttore Generale CNA Bologna –. Col suo nuovo servizio consulenziale, CNA Bologna accompagna le aziende che desiderano intraprendere il percorso fino all’ottenimento della certificazione di parità di genere, affiancandole nella creazione del sistema, partendo dall’analisi dei processi aziendali per individuare i gap esistenti tra lo stato attuale e i requisiti richiesti dalla UNI/PdR 125:2022, fino a definire gli obiettivi strategici e le azioni da adottare in materia di tutele di genere (maternità/paternità, congedi, percorsi di carriera,  forme di flessibilità, welfare aziendale, conciliazione tempi vita/lavoro, ecc). La certificazione garantisce all’azienda un valore importante anche in una logica di immagine e di mercato, ma soprattutto portare tante aziende alla certificazione significa aumentare il benessere sociale di tutta la comunità: imprese e dipendenti”.

Come si ottiene la certificazione

L’azienda per ottenere la certificazione deve attuare misure concrete per evitare il divario di genere rispetto alla parità salariale, garantire pari opportunità di crescita all’interno dell’azienda e tutelare la genitorialità e la conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Un’azienda che voglia certificarsi deve dunque: realizzare un sistema di gestione; misurare e gestire specifici indicatori relativi al genere nelle aziende con l’obiettivo di colmare i gap esistenti; essere certificata da un ente terzo accreditato.

La realizzazione del sistema di gestione è volontaria, applicabile in ogni settore e da qualunque tipo di azienda, di qualsiasi dimensione. La norma prevede diversi obblighi in funzione delle dimensioni aziendali, semplificati per micro e piccole imprese.

Per informazioni sulla consulenza CNA per la certificazione della parità di genere: Luca Corazza – l.corazza@bo.cna.it 348 521 3722

Fonte: CNA Bologna

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