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“Così può aumentare la sicurezza in Bolognina”. CNA Area Bologna Città interviene sul tema della sicurezza urbana

Pubblicato da Andrea Donati il 07/11/2025

CNA Bologna propone:

  • Potenziamento della videosorveglianza e dell’illuminazione urbana
  • Creazione di un tavolo di ascolto con artigiani e commercianti
  • Riqualificazione degli spazi sociali e culturali

Salvatore Vrenna, Presidente Area Bologna Città di CNA: “Bene rafforzare la presenza delle forze dell’ordine, ma non basta un approccio solo repressivo”

CNA Area Bologna Città interviene sul tema della sicurezza urbana, con particolare attenzione al quartiere della Bolognina, anche alla luce delle recenti dichiarazioni del Sindaco Matteo Lepore.

«La sicurezza dei cittadini e delle imprese è una priorità che non può essere rimandata», dichiara Salvatore Vrenna, Presidente di Area Bologna Città di CNA Bologna. «Accogliamo con attenzione le parole del Sindaco Lepore che ha richiamato la necessità di rafforzare la presenza delle forze dell’ordine e intensificare i controlli sul territorio. Tuttavia, come rappresentanti delle imprese artigiane e delle piccole e medie imprese del quartiere, riteniamo che la risposta non possa limitarsi a un approccio esclusivamente repressivo».

Secondo la recente classifica del Sole 24 Ore 2025 sulla criminalità, Bologna si colloca tra le prime province italiane per reati denunciati, con indicatori in crescita per furti, rapine e danneggiamenti.

«Numeri che trovano purtroppo riscontro nella quotidianità delle imprese della Bolognina – osserva Vrenna – dove si registrano episodi ricorrenti di microcriminalità, spaccio, vandalismo e degrado urbano. Fenomeni che penalizzano la qualità della vita dei residenti e la possibilità per le attività economiche di operare in modo sereno e attrattivo».

Il quartiere, posto in una posizione strategica tra la Stazione Centrale, la Fiera e il nuovo polo tecnologico, vive anche una fase complessa legata ai cantieri del tram, che hanno ridotto la viabilità e la fruibilità di molte vie commerciali.

«Le difficoltà legate ai lavori – spiega Vrenna – si sommano ai problemi di sicurezza, generando un senso diffuso di abbandono. È necessario che le istituzioni accompagnino questa trasformazione urbana con una visione chiara di rigenerazione e tutela, non solo con misure d’emergenza».

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CNA Bologna propone tre linee di intervento concrete:

Potenziamento della videosorveglianza e dell’illuminazione urbana. Collaborare con l’Amministrazione comunale e le Forze dell’Ordine per installare telecamere in aree critiche e migliorare l’illuminazione serale, strumenti fondamentali di prevenzione.

Coinvolgimento delle imprese e del commercio locale. Creare un tavolo di ascolto stabile con le attività artigiane e commerciali della Bolognina, per segnalare criticità, proporre soluzioni e costruire insieme pratiche di sicurezza partecipata.

Rigenerazione urbana e sociale. La sicurezza nasce anche dalla coesione: promuovere iniziative di riqualificazione, spazi sociali e culturali e sostegno alle attività che garantiscano una presenza viva e costante nel quartiere.

«Siamo certi dell’attenzione e dell’interesse dell’Amministrazione comunale verso la Bolognina – sottolinea Vrenna – ma riteniamo che sia arrivato il momento di tradurre questa attenzione in azioni concrete, coordinate e misurabili nel tempo. Solo così si potrà restituire fiducia a chi ogni giorno vive e lavora in questo quartiere».

«La Bolognina è un quartiere con risorse e potenzialità, imprenditoriali e sociali – conclude Salvatore Vrenna -. Farla diventare un modello di sicurezza urbana e rigenerazione è nell’interesse di tutti: imprese, residenti e istituzioni. CNA Bologna è pronta a fare la sua parte».

Fonte: CNA Bologna

 

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