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Scuola di Ecologia Politica in Montagna. Dal 10 al 12 ottobre si terrà la sesta edizione. Vedi programma completo

Data dell'evento: 10 Ottobre, 2025

Pubblicato da Andrea Donati il 08/10/2025

Come abbiamo già pubblicato nel nostro precedente articolo, ricordiamo:

Dal 10 al 12 ottobre torna a Castiglione dei Pepoli (BO) la Scuola di Ecologia Politica in Montagna, arricchita, come di consueto, da un programma di eventi pubblici gratuiti e aperti a tutte e tutti!

VENERDì 10 OTTOBRE – ore 18:30
ABITARE IL MONDO – Inaugurazione della mostra fotografica di Iago Corazza e Greta Ropa + aperitivo a seguire.
Sala del Consiglio del Comune – Piazza Marconi, 1

SABATO 11 OTTOBRE – ore 17:30
ARENARIA – Presentazione del progetto di ricerca di Gabriele Lattanzi e della raccolta di racconti “Sentieri di pietra”.
Parco della Rimembranza (in caso di pioggia Biblioteca “G. Righetti” – Via Aldo Moro, 31)

SABATO 11 OTTOBRE – ore 21:30
VERDE – Suoni e voci d’Appennino – Spettacolo di e con Emiliano Cribari, con musiche di Muni.
Teatro Comunale – Via Aldo Moro, 2

– Tutti gli eventi sono a ingresso libero fino a esaurimento posti
Vi aspettiamo a Castiglione dei Pepoli

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CASA è la parola chiave che definisce la 6a edizione della Scuola di Ecologia Politica in Montagna.  

Parlare di casa in Appennino all’interno della cornice ecologico-politica significa affrontare il tema in modo multidimensionale e declinare questo concetto universale con le caratteristiche di uno specifico ambiente: il presidio antropico diventa una dimensione fondamentale per la significazione e sopravvivenza stessa di questi territori ed è inevitabile considerare i fenomeni storici di spopolamento e recenti flussi di neo-popolamento delle Terre Alte, di chi le lascia e chi ci torna, per scelta o per forza. Così come è inevitabile confrontare ciò che avviene in montagna con le dinamiche urbane: analizzare connessioni e differenze, per immaginare nuovi paradigmi ecologici e sociali in cui le aree interne siano riconosciute nelle proprie specificità e insieme abbiano un ruolo complementare – non subalterno – alla città.

La casa è, innanzitutto, un diritto, talvolta negato, spesso insostenibile, altre perso: questo impone di parlare di politiche abitative e di accesso, ma anche di crisi climatica e di nuovi strumenti di resistenza agli eventi estremi, al dissesto idrogeologico e alla perdita di biodiversità. La casa, poi, è il luogo d’origine, d’elezione e appartenenza, ma anche di appropriazione, consumo e sfruttamento economico, se piegata alle logiche del turismo e destinata solo alla frequentazione intermittente. La casa, in particolare in montagna, è un’esperienza dell’abitare, che travalica le mura domestiche per coinvolgere la comunità umana e non umana che condivide un ambiente comune: la casa come pratica di coesistenza e habitat, da curare e rigenerare insieme.

Pur essendo l’elemento privato per eccellenza, la casa diventa il punto su cui convergono politiche pubbliche, visioni comuni/tarie e dinamiche collettive. L’abitare nei territori interni si presenta, dunque, come campo di tensione e possibilità, di cui proveremo a parlare come sempre attraverso seminari, tavole rotonde, trekking didattici e confronti con esperienze pratiche provenienti da altri contesti nazionali e internazionali: ci focalizzeremo su pratiche abitative ecologiche e comunitarie, beni comuni, autogestione, neo-ruralismo, coesistenza inter-specie, spazi per immaginare nuove forme di convivenza e di pratica politica, per costruire nuovi legami tra abitanti, paesaggio e risorse.

Fonte: Scuola diEcologia Politica

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